Vi voglio postare questo video, si tratta di una cortometraggio scritto, prodotto e diretto dal giovane canadese Arev Manouchian. Un capolavoro. Non son bravo a scrivere ed esprimere, posso solo dire che si tratta di rara poesia. Il romanticismo c'è da sempre ed in ogni epoca ha avuto le sue espressioni tipiche. Ora per esempio il romanticismo si racconta diversamente da un tempo: tutto è più moderno e pare si abbia paura di cadere nel vecchio o nell'anacronistico. In "Nuit Blanche" i connotati del classico, come il bianco&nero scelto dall'autore, l'abbigliamento dei personaggi, lo stile delle automobili, sembrano invece diventare "senza tempo". La scelta dello slow motion e il grande lavoro di elaborazione video e digitale intriso dietro a questi 4 minuti di video non sono lì a snaturare il tutto ma danno ciò che mancava per descrivere a pieno la storia raccontata, che dura un attimo, il tempo di un pensiero, quel pensiero che entrambi i personaggi hanno nell'istante in cui i loro sguardi si incrociano dal un lato all'altro della strada. Dimenticavo: la musica. Samuel Bisson l'ha scritta ed arrangiata per il cortometraggio. Niente di più adatto per farci emozionare. Vi lascio al video, gustatevelo con calma.
una foto al giorno
lunedì 19 settembre 2011
mercoledì 20 aprile 2011
20 aprile 2011
lunedì 11 aprile 2011
domenica 10 aprile 2011
giovedì 7 aprile 2011
07 aprile 2011
mercoledì 6 aprile 2011
martedì 5 aprile 2011
05 aprile 2011
lunedì 4 aprile 2011
domenica 3 aprile 2011
sabato 2 aprile 2011
giovedì 31 marzo 2011
mercoledì 30 marzo 2011
30 marzo 2011
giovedì 24 marzo 2011
24 marzo 2011
mercoledì 23 marzo 2011
23 marzo 2011
martedì 22 marzo 2011
lunedì 21 marzo 2011
domenica 20 marzo 2011
sabato 19 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
giovedì 17 marzo 2011
mercoledì 16 marzo 2011
martedì 15 marzo 2011
15 marzo 2011
lunedì 14 marzo 2011
giovedì 10 marzo 2011
10 marzo 2011
Per tutto il tempo che ci ho perso il risultato è indubbiamente mediocre. Ho più volte chiamato giù qualche santo dai piani alti per via di un’impostazione della macchina, lo scatto remoto, che, mentre ero con una mano abbastanza impegnata come si può ben capire dalla foto ed in una posizione abbastanza difficile da mantenere, puntualmente al momento dello scatto passava a scatto normale. Al 5°-7° tentativo iniziava ad essere frustrante.
Per questa fotografia ho usato un flash esterno applicato alla macchina facendo rimbalzare la luce su un foglio di carta disposto a destra dell’inquadratura ed ho aggiunto un altro foglio per schiarire la parte sinistra.
Ho concluso un po’ tardi e ho sforato di una mezz’ora ma almeno la foto del giorno c’è anche oggi.
lunedì 7 marzo 2011
07 marzo 2011
Probabilmente mio fratello non sarebbe contento di vedere pubblicata una foto di questa sua opera a suo vedere mal fatta ed imprecisa ma si tratta per me di un oggetto con un certo valore affettivo.
Ho improvvisato questo still life per “una foto al giorno” utilizzando un flash sulla macchina fotografica sparato verso l’alto e un cartellone bianco come base e sfondo. Non c’è molto contrasto sulle curve e non è perfettamente bianco lo sfondo. La prossima volta andrà meglio.
giovedì 10 febbraio 2011
mercoledì 9 febbraio 2011
martedì 8 febbraio 2011
lunedì 7 febbraio 2011
06 febbraio 2011
domenica 6 febbraio 2011
sabato 5 febbraio 2011
04 febbraio 2011
Venerdì mattina. Mi alzo e raggiungo la cucina per fare colazione. La cucina dà verso il retro della casa dove si trova una recinzione che divide un piccolo spiazzo dal pollaio. Tra le tende della finestra vedo il nostro scolapasta appeso proprio come vedete nella foto. Non ho idea di come possa esserci finito né del motivo per cui mia madre abbia deciso di fargli prendere aria. Sicuramente non potevo farmelo scappare. Insomma, ecco la foto per questo venerdì 4 febbraio!
venerdì 4 febbraio 2011
03 febbraio 2011
giovedì 3 febbraio 2011
02 febbraio 2011
Seconda foto: due di febbraio. Un grande soggetto! Dico sul serio. Jeans Lee modello “Dillon”. Si tratta dei miei pantaloni preferiti, li ho usati per tanti anni senza riuscire a staccarmene. Ora, per motivi abbastanza palesi che si possono capire dalla foto, non posso più contare su di loro, intendo fuori di casa. Ma rimangono i miei preferiti; d'estate a volte li indosso per qualche sporco lavoretto casalingo. Includono ampie prese d’aria per non soffrire durante i giorni caldi…
Li ho fotografati insieme a dei nuovi amici, il gruppo fotografico “Indastria” di Mussolente con il quale sto iniziando a condividere la mia passione ogni mercoledì sera.
Abbiamo usato il tavolo still life ed un paio di flash (uno da sopra e uno da sotto il tavolo) entrambi diffusi a rimbalzo.
Anche qui trovo qualcosa di me. I pantaloni son a gamba larga per via di una mia fissa, un mio complesso: le gambe a “X”. In qualche modo questi jeans m’hanno aiutato sempre a nascondere questo mio difetto, almeno fino a quando non ho iniziato a fregarmene.
mercoledì 2 febbraio 2011
01 febbraio 2011
Il mio primo post. E’ l’inizio dell’esperimento.
La foto ritrae me, o meglio, le mie gambe che camminano rapidamente. Diciamo che in qualche modo la fotografia mi racconta un po’, racconta un po’ questi giorni. Non perché io sia un gran “camminatore” ma perché in questi mesi molte son le corse (a piedi, in macchina, col pensiero) durante la giornata, prima di mettermi a letto la sera. Mi son fotografato con il cellulare (nokia C5) martedì alle 11 di sera mentre percorrevo il sottopasso pedonale vicino alla stazione di Porto Marghera mentre tra me e me pensavo che potrei correre molto meno e prendere tutto un po’ più con calma se solo sapessi organizzarmi un pochettino…